GEOTECNICA IN SITU

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PROVA PENETROMETRICA STATICA

CPT-CPTU (200 kN DI SPINTA)

La prova è eseguibile in terreni sabbiosi e in terreni fini come limi e argille. Non ha validità se in presenza di terreni contenenti ghiaia.

Attraverso una misura diretta della resistenza del terreno (in superficie tramite una cella di carico, in profondità tramite una punta elettrica), è possibile riconoscere il profilo stratigrafico dello stesso, assieme a sondaggi o scavi di taratura, dopo opportune correlazioni empiriche si hanno ottimi risultati nel conoscere il suo peso di volume, la coesione, la coesione non drenata, l’angolo di attrito a seconda che si tratti di un terreno a comportamento coesivo o incoerente.

Inoltre le prove CPT vengono utilizzate per stabilire la profondità e le caratteristiche di strati di terreno molto addensati per il dimensionamento di palificate.

Con punta meccanica tipo “Begemann” si hanno misure ogni 20 cm (CPT), con punta elettrica “Piezocono” ogni 1 cm (CPTU).

Durante l’esecuzione di una CPTU c’è la possibilità di misurare le pressioni neutre tramite sensori posti nella punta elettrica.

Grazie alla punta elettrica (Piezocono) è possibile effettuare misure di “dissipazione” dell’eccesso di pressione nei pori (du) dovuto alla penetrazione, indagando così i parametri di consolidazione e di permeabilità dei terreni fini saturi;  nei terreni granulari sotto falda la prova di dissipazione consente di misurare il valore della pressione idrostatica agente alla profondità della punta (livello di falda).

Il Penetrometro tg 63-200 della PAGANI consente la riperforazione dinamica nei tratti in cui l’elevata resistenza del terreno impedisce l’avanzamento a pressione della punta sostituendo , velocemente, le aste e la punta della prova statica con quelle della dinamica.

PROVA PENETROMETRICA DINAMICA

DPSH SUPER PESANTE (63,5 kg)

La prova DPSH, che deriva dallo standard europeo, è particolarmente adatta, oltre che per la determinazione qualitativa del profilo stratigrafico di un terreno con la taratura di indagini dirette (sondaggi) o con il confronto con altre prove in situ, anche per per determinare valori di resistenza e deformabilità dei terreni particolarmente di tipo granulare incoerente, ma anche fini-coesivi, attraverso appropriate correlazioni.

I risultati possono anche essere usati per determinare la profondità di strati molto addensati  (stimare la profondità di imposta della base di pali di fondazione) e, quando applicabile, per determinare la qualità di un rinterro o la presenza di cavità o sedimenti sciolti.

Possibilità di effettuare le prove infiggendo la punta conica con dei tubi di rivestimento in modo da evitare l’attrito laterale tra terreno e aste oppure, se richiesto, c’è la possibilità di misurare, attraverso l’utilizzo di una chiave dinamometrica, lo sforzo di torsione dovuto agli attriti lungo le aste al fine di correggere i dati dall’effetto di questi ultimi (Norma EN ISO).

PRELIEVO DI CAMPIONI INDISTURBATI - CAMPIONAMENTI AMBIENTALI

Campionatore a punta chiusa con pareti sottili tipo “Shelby”.

Campionatore tipo “Raymond”.

Posizionamento piezometri fino ad una profondità di 4,0 metri dal p.c.

PROVA SCISSOMETRICA

La prova consente la misura diretta e sufficientemente accurata della resistenza al taglio non drenata massima (Cu) in situ dei terreni coesivi saturi. Inoltre tale prova permette di misurare la resistenza al taglio non drenata residua (Cur) dei terreni coesivi saturi e la sensitività del materiale (indice delle caratteristiche del terreno in prova).

Con tubi di rivestimento e con diverse misure delle Palette per le diverse tipologie dei terreni da analizzare (ASTM D2573).

Aureli Soil s.n.c.  Via Lamarmora, 77 - 67055 Gioia dei Marsi - Tel./Fax: 0863.88464 - info@aurelisoil.it